SAV Vacallo: quando dietro a grandi giocatori ci sono grandissime mamme

SAV Vacallo: quando dietro a grandi giocatori ci sono grandissime mamme

Dietro ad un grande movimento giovanile, si sa, ci sono allenatori, dirigenti e volontari, che tutti i giorni si danno da fare per passare la loro passione ai più piccini. Ma spesso ci si dimentica di un aspetto fondamentale, senza il quale non si andrebbe da nessuna parte in nessuno sport: il supporto delle mamme!

La SAV Vacallo Basket conta 80 atleti dalla categoria Under 6 alla Under 12. E ogni volta che si gioca, le mamme sono sempre pronte a sostenere i propri figli e a dare una mano alla società. Per questo motivo siamo andati ad intervistare le mamme che si occupano della buvette, per ringraziarle personalmente per tutto quello che fanno per la SAV.

Diteci qualcosa su di voi 
Barbara: Sono mamma di due bimbi di 6 e 8 anni. Se dovessi scegliere una parola per descrivermi direi dinamica. L’entusiasmo in quel che faccio per me è fondamentale… e cerco anche di trasmetterlo.
Lorenza: Sono mamma di due gemelli di 11 anni, sono solare e sempre pronta a mettere a disposizione il mio tempo per aiutare gli altri.
Cristina: Ho due figli, Nicola che gioca nella SAV praticamente da quando fa la scuola dell’infanzia, e Martina che gioca a pallavolo.

Quando vi siete avvicinate per la prima volta allo sport?
Barbara: Sin da piccola ho sempre praticato attività sportive: tra le mie preferite la danza, il tennis, lo sci e lo snowboard!
Lorenza: Mi sono avvicinata circa 6 anni fa quando mio figlio ha iniziato a giocare a basket.
Cristina: Mi sono avvicinata allo sport la prima volta quando ero ragazzina io, ho giocato prima a pallavolo e poi indiaca per tanti anni. Poi con Nicola ho conosciuto la sav, quindi è stato grazie a lui se mi sono avvicinata a questo sport. Con mio figlio ho poi conosciuto anche Alessandra [Responsabile Minibasket] che pian piano mi ha fatto conoscere sempre di più il mondo SAV.

Sono stati i vostri figli a scegliere la via della pallacanestro o li avete in un qualche modo guidati voi?
Barbara:  Assolutamente sono stati i miei bimbi a scegliere di giocare a basket. Nessuno li ha influenzati in questo senso. Basti pensare che il loro papà è un ex giocatore di calcio!
Lorenza: Lo abbiamo in qualche modo guidato noi.
Cristina: Assolutamente sì, è lui che ha voluto provare. Un giorno, poteva essere il primo o il secondo anno di asilo visto che era piccino, ha fatto questo corso di Easy Basket ed era felicissimo. Da lì non ha mai smesso, fatta eccezione per due settimane perché voleva provare calcio, ma non ha funzionato e quindi è tornato subito al basket.

Cosa vorreste che realizzassero i vostri figli a livello sportivo?
Barbara:  Sicuramente innanzitutto vorrei, visto che sono piccoli, che si divertano. Se poi il basket sarà la loro strada mi piacerebbe che gli sforzi e l’impegno venissero ripagati. E chissà… magari avranno una carriera! Io tifo per loro!
Lorenza: Dare sempre il massimo dell’impegno, stare con gli altri, fare squadra e divertirsi.
Cristina: Per me l’importante è che siano felici e che siano veramente contenti di loro stessi. Io non ho un’ambizione particolare di dove devono arrivare: se hanno voglia di crescere, bene, se hanno voglia di essere sportivi in modo amatoriale, bene lo stesso. Per me però l’importante è che lo facciano con rispetto e con serietà.

Sappiamo che i vostri figli giocano per la SAV, ma c’è un motivo specifico per cui avete deciso di occuparvi della buvette?
Barbara: La buvette oltre che essere un momento per fare “cassa” è sicuramente un’attività aggregante che permette di stare in compagnia e scambiare quattro chiacchiere con i genitori. 
Lorenza: E’ stato per aiutare la squadra e creare gruppo fra i genitori.
Cristina: Perché era un modo per dare una mano alla società. Mi sono chiesta cosa potessi fare, nel giudice di tavolo non mi vedevo, mentre la buvette trovo che sia una cosa carina. Poi ho sempre pensato che fosse bello il fatto di poter avere qualche soldino per i ragazzi, quindi mi sono sempre messa a disposizione.

Qual è il ricordo più bello che avete della vostra esperienza in buvette?
Barbara: Gli attimi divertenti trascorsi insieme agli altri genitori. 
Lorenza: Le tante risate tra mamme e le nuove amicizie nate.
Cristina: Devo dire che quest’anno è particolarmente carino e mi diverto molto, poi si è creato un bel clima tra genitori. Non ho un momento particolare, trovo che quest’anno si ride e si scherza molto di più.

In che modo vengono utilizzati i guadagni della buvette?
Barbara: I guadagni della buvette possono essere utilizzati per organizzare cene di fine stagione, contribuire a trasferte, e tanto altro.
Lorenza: Vorremmo utilizzarli per una gita o dei momenti con le famiglie e l’allenatore.
Cristina: I soldi che abbiamo guadagnato sono stati investiti per una pizzata dove abbiamo invitato i genitori, i ragazzi, fratellini e sorelline. Abbiamo mangiato tutti insieme con un contributo della bevette. Adesso invece li utilizzeremo per andare tre giorni a Zocca per un torneo Under 12. 

Cosa vuol dire per voi essere una “mamma SAV”?
Barbara: Essere la tifosa numero 1 dei miei figli e dei loro amichetti che giocano nella stessa squadra!
Lorenza: Far parte di una società solida che è capace a mettere al primo posto l’educazione allo sport dei nostri figli, e farli sentire importanti.
Cristina: Io mi diverto, devo dire che il sabato non mi pesa assolutamente quando mio figlio vuole andare a vedere una partita. Anzi, trovo che sia un bel momento per passare del tempo in compagnia. Poi a me la competizione della Prima Squadra SAV piace, quindi sto bene, ma vedere mio figlio felice mi fa sempre stare bene.

Cos’è per voi la SAV Vacallo Basket?
Barbara: Una società storica e ben strutturata che si occupa di trasmettere la grande passione per il basket che la contraddistingue, anche ai più piccoli.
Lorenza: Per noi è la società dove nostro figlio sta crescendo sportivamente e personalmente, e con un team di persone sempre disponibili ad aiutarlo.
Cristina: È una società che fa parte di noi perché ormai ne siamo parte. Tutte le settimane ci sono tre allenamenti, poi c’è la partita, poi la partita della Prima Squadra, quindi ormai fa parte della nostra quotidianità.

Secondo voi qual è la cosa principale da insegnare ai bambini/ragazzi durante un corso di Minibasket?
Barbara: Una su tutte il rispetto dei compagni. Ma sicuramente anche la condivisione, importantissima in un gioco di squadra e il sapersi divertire (anche se a volte si perde). E certamente… le regole del gioco!
Lorenza: Saper lavorare in gruppo, saper ascoltare e rispettare le regole. Valorizzare le loro capacità. Farli divertire.
Cristina: Se scindo il ruolo genitoriale dal ruolo di allenatore, sicuramente la disciplina, il divertimento, l’unione del gruppo e il rispetto reciproco.

♡ GRAZIE MAMME, SIETE FANTASTICHE ♡

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