Patrik Kovac: “Se impostiamo il nostro gioco riusciremo a portarla a casa”

La SAV Vacallo va a caccia di punti a Bienne

sg) Quella che si apprestano a vivere questa domenica sarà la prima trasferta stagionale per i gialloverdi. La sfida di Bienne, almeno sulla carta, dovrebbe essere alla portata dei momò, malgrado i Seeländer si siano comunque rinforzati.

La SAV Vacallo arriva all’appuntamento di domenica alle 16 con un fine settimana di pausa alle spalle e quindi con tanto tempo per prepararsi e studiare l’avversario. Avversario che invece è già sceso due volte in campo in campionato: la prima il 29 settembre in casa dei DDV Wild Ducks, contro cui hanno perso per 78-56, mentre la seconda il 5 ottobre sul parquet del Baden, dove sono stati sconfitti per 78-69.

Rispetto allo scorso anno, quando subirono una pesante battuta d’arresto contro i gialloverdi per 83-41, la formazione bernese ha coinvolto nel progetto alcuni elementi con un passato in SBL con le maglie di Union Neuchâtel e Lausanne Foxes e che conoscono la 1a Lega Nazionale avendo giocato delle seconde squadre di questi club. Tra questi spicca Jonathan Gräser, un elemento versatile di 197 cm (può giocare da guardia, ala piccola e ala grande), che ha segnato una media di 22,5 punti nelle prime due partite di campionato. Per il Bienne si tratterà anche della prima partita davanti al proprio pubblico, un altro motivo, dunque per non voler sfigurare.

Gli uomini di Marco Rota dovranno dunque fare molta attenzione ai padroni di casa, che fanno dell’esplosività, vista anche la giovane età, il loro cavallo di battaglia. Il coach ha avuto tempo e modo di preparare la partita e inoltre potrà contare su uno dei giocatore più in forma del momento, ovvero Patrik Kovac. Il 24enne ha segnato almeno 20 punti in entrambe le partite ufficiali disputate dalla SAV, proseguendo così sulla falsa riga della seconda parte della scorsa annata. Ma il capitano è contento dell’avvio di stagione della squadra? “Assolutamente sì. Siamo riusciti a sostituire molto bene Dotta, uno dei migliori elementi dello scorso anno. Contro Boncourt abbiamo dimostrato di sapercela giocare contro una squadra di Serie B. Un inizio di stagione positivo, penso che potremo fare belle cose”.

La squadra e il suo leader sono ora focalizzati sul prossimo appuntamento: “Loro non dovrebbero essere una delle squadre top del nostro campionato, ma in trasferta è sempre difficile giocare. Si sono rinforzati, soprattutto con Gräser, ma se impostiamo il nostro gioco sicuramente riusciremo a portarla a casa”.

Nel Canton Berna i momò dovranno fare i conti ancora con l’infermeria: “Io e Beretta a inizio stagione ci siamo fermati per il femorale, poi quando abbiamo recuperato il nostro lungo Jacopo Prato si è procurato una microfrattura al malleolo e altri hanno accusato qualche problema fisico. È stato un inizio sfortunato, ma siamo in tanti e questo ci aiuta a tenere alto il livello e l’intensità in allenamento”. E il capitano come sta fisicamente? “Durante la preparazione sono stato fermo due settimane, ma adesso sto bene. Sicuramente mi sento meglio dello scorso anno e soprattutto meglio dell’inizio della passata stagione. Ero fuori forma e avevo iniziato a giocare male. Adesso devo continuare a dare il massimo in palestra e in allenamento”.

Alla base delle due ottime prestazioni personali di questo avvio c’è dunque il miglioramento della condizione fisica, ma non solo. Una spinta e una motivazione in più è stata data dalla scelta di designarlo quale capitano della squadra, quale guida ed esempio del gruppo: “È un sogno che si avvera. Quando a 5, 6 e 7 anni andavo a vedere la Serie A ai tempi d’oro, durante il periodo in cui giocava anche mio fratello, sognavo di poter essere uno di loro e il fatto di poter essere pure il capitano è qualcosa di ancor più speciale”.

Al leader del gruppo, a qualcuno che ha il sangue gialloverde, non si può che chiedere quali siano gli obiettivi di questa stagione, che cosa lo renderà veramente soddisfatto a fine anno. “La vittoria del campionato, conquistare la promozione in Serie B e portare la SAV Vacallo dove deve essere per almeno qualche anno, prima di tornare in Serie A. Penso sia questo l’obiettivo finale, tornare a rivivere i tempi d’oro. Ma per adesso vogliamo vincere e andare in Serie B, qui è dove poniamo tutti noi, la società e io compreso, l’asticella”.

Articolo apparso su “L’Informatore”

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