BC Solothurn: 63
SAV Vacallo: 77
C’era molta curiosità nel vedere come la squadra avrebbe risposto alla sconfitta settimanale nel derby con i Lugano Tigers, comunque primi in classifica e imbattuti in stagione. E se a qualcuno fosse sorto qualche dubbio sulla tenuta mentale e fisica della SAV, i primi minuti dell’incontro di domenica a Soletta non hanno fatto altro che confermare queste sensazioni.
Ma poi, come ribadisce sempre coach Bernasconi, quest’anno Vacallo è di fronte ad una squadra vera, che nelle avversità si ritrova.
Ancora una volta purtroppo la squadra non ha potuto scendere in campo a ranghi completi in quanto Gioele Plebani arrivava da una decina di giorni di covid e, appena rientrato, non ha potuto essere utilizzato. Nonostante ciò, dopo i citati 5 minuti dove Soletta l’ha fatta da padrone infilando la difesa gialloverde ha ogni parte – 25 punti subiti nel primo quarto contro i 38 nei restanti 30 minuti –, ecco la reazione. Dopo un time out del coach, che si è sentito probabilmente anche a Vacallo, e a seguito di alcuni cambi, la SAV è tornata a macinare il solito gioco in transizione e in velocità, ma soprattutto ha iniziato a compattarsi in difesa ergendo un muro davanti al proprio canestro. Dopo i 25 punti presi nel primo quarto, nel secondo i solettesi sono andati a referto dopo la bellezza di 6 minuti. Solo un paio di disattenzioni sul solito fromboliere Ahmeti hanno permesso ai padroni di casa di andare alla pausa lunga con 4 punti di vantaggio.
Ma ormai la SAV era rientrata in partita e dalla ripresa del gioco si è capito che la vittoria era lì alla portata, e c’era solo un ultimo sforzo da fare per portare a casa i due punti.
In effetti, nel terzo quarto la difesa si è ulteriormente chiusa e non ha più permesso nulla. La zona press leggermente modificata ha portato diversi palloni recuperati che hanno permesso di sviluppare veloci trame offensive portando la SAV in vantaggio. Da quel momento i ragazzi di Bernasconi non hanno più alzato le mani dal manubrio e hanno rintuzzato tutti i tentativi di rientro dei padroni di casa, chiudendo la contesa con un rassicurante +14.
Molto importante è stato l’impatto dalla panchina, che forse è stata la cosa che più ha fatto piacere all’allenatore. Da tempo il tecnico momò sta cercando di alzare il livello – soprattutto di concentrazione e disciplina – di quei giovani che mostrano del talento, ma che troppo spesso non riescono a giocare con i compagni, perdendosi in errori banali che in partite tirate come quelle disputate in questa seconda fase possono costare la gara.
Beltrami, Pedro Paca e Cavadini – nemmeno 60 anni in tre – questa volta sono entrati in campo con la giusta determinazione ed hanno permesso alla squadra di rientrare nel punteggio e nel contempo di assicurare quel ritmo veloce che da mesi si sta cercando di tenere. Ritmo che i solettesi non hanno potuto sostenere e hanno quindi pagato alla distanza.
Vittoria quindi, che assieme a quella di Divac in quel di Baden, assicura praticamente il terzo posto in classifica, in quanto a quattro partite dalla fine di questo girone intermedio la SAV vanta ora di 1’ punti di vantaggio sulla coppia Soletta-Baden. Il secondo posto è ancora alla portata e sicuramente si deciderà nel doppio confronto con lo stesso BC Divac in programma tra qualche settimana (nel frattempo gli zurighesi hanno tesserato Pattersson, un pivot americano che, seppure un po’ in là con gli anni, in queste sue prime due partite ha già dimostrato di poter essere molto utile sotto i tabelloni).
Ma al di là del secondo o terzo posto, che sicuramente non era preventivato ad inizio stagione, il gruppo cresce costantemente e si ricomincia a vedere un altro ambiente in casa SAV. Avanti così!
Hanno giocato:
Tessaro 14, Riva 19, Rossi, Trapletti, Plebani, Cavadini 4, Dotta 22, Pappalardo 6, Corazzon 6, Pedro Paca 4, Beltrami 2.