Dario Copetti: un canestro per Sport Insieme
Dario Copetti, membro di comitato SAV, da ormai 5 anni aiuta il gruppo Sport Insieme Mendrisiotto nelle sue attività.
Nata più di 50 anni fa, il gruppo Sport Insieme Mendrisiotto – fino al 2003 noto come Gruppo Sportivo Invalidi del Mendrisiotto – è stato fondato per permettere alle persone con difficoltà fisiche e mentali di poter svolgere un’attività sportiva. Lo sport, si sa, è un elemento fondamentale per l’integrazione, e rappresenta un pilastro fondamentale dell’associazione momò, che conta 108 atleti e 66 monitori in tutto il Mendrisiotto. Tra questi rientra anche il nostro Dario Copetti, membro di comitato SAV. Siamo andati a fargli qualche domanda.
Caro Dario, parlaci un po’ del gruppo Sport Insieme.
Sport Insieme Mendrisiotto (SIM) è un associazione che si occupa di ragazzi con disabilità mentali, il cui presidente è Tiziano Sciolli. Ci sono diversi sport in cui i ragazzi si possono cimentare, dal nuoto al basket. È molto bello, secondo me, il fatto che i ragazzi possano fare una specie di campionato a livello nazionale con altre realtà della Svizzera.
Ti conosciamo come membro di comitato SAV Basket da molti anni, da quanto tempo ti metti a disposizione per i ragazzi di Sport Insieme? Qualcun altro ti aiuta in questo progetto?
Sono quasi 5 anni che faccio parte del SIM, dedico molto volentieri una sera alla settimana a questa associazione (di norma il giovedì). Ogni tanto capita che sono occupato il sabato tutto il giorno quando si disputano le partite di campionato, che sono quasi sempre in Svizzera interna, per cui si parte alla mattina e si torna alla sera. Con me ci sono altre persone che collaborano, dal responsabile basket Stefano Mombelli, Paolo Sandrinelli, Mattia Valsangiacomo, Simone Cardinale e ultimo arrivato mio figlio Alex.
Cosa significa per te Sport Insieme?
Sport Insieme per me è vivere un mondo che non conoscevo, se non in modo molto approssimativo. I ragazzi sono fantastici, anche se devo dire che ogni tanto ti prosciugano ogni tipo di energia. Alla fine, però, un loro abbraccio ti restituisce qualsiasi energia ti abbiano tolto. Consiglio a tutti di provare questa esperienza, perché arricchisce parecchio.
Dal concetto di invalidità al concetto di integrazione: insieme per divertirsi, insieme per fare sport, insieme tra la gente.