Sebastiano Cavadini a tutto tondo sul ritorno a Vacallo e l’avvio di stagione
Articolo apparso su l’Informatore del 06.12.2024
Contro il Baden è arrivato un altro successo per la SAV Vacallo, il nono in altrettante partite disputate in campionato. Sul parquet del Palapenz i gialloverdi, vittoriosi per 86-68, hanno disputato un ottimo primo tempo, poi hanno perso un po’ il filo del discorso nel terzo quarto, prima di riuscire a controllare l’ambizioso tentativo di rimonta ospite in quello conclusivo.
Visto l’addio di Riva e le assenze di Barattolo e Tessaro, coach Rota ha optato per un quintetto base composto da Beretta, Kovac, Plebani, Beltrami e Girolimetto nel ruolo di centro, preferito anche in questo caso a Prato. Grazie a un loro inizio scoppiettante l’allenatore ha poi avuto nuovamente modo di dare spazio alle seconde linee, le quali hanno tenuto molto bene il campo durante i minuti concessi. E in fin dei conti poco importa se poi non si è dilagato, perché il gruppo ha avuto la forza di resistere agli ostinati avversari, arrivati solamente in sette in Ticino. Un segnale di buon auspicio per la trasferta di sabato alle 16 in casa del GC U23, una squadra che non vince da ben due mesi e che non dovrebbe dunque rappresentare un grande ostacolo per i momò. A Zurigo sarà sicuramente della partita Sebastiano Cavadini, il più esperto dei tre fratelli presenti in squadra. Dopo l’esperienza in B con lo Swiss Central, in estate è tornato in Ticino per questioni universitarie e per continuare a tenere in mano la palla a spicchi non poteva che scegliere la squadra del paese che l’ha visto nascere nel 2000, crescere e iniziare a giocare a basket nel 2007: Vacallo. “Indossare questa maglia per me è un grande onore – ha commentato la guardia 24enne – oltre che una forte emozione in termini di sentimenti legati alla famiglia”.
Sebastiano Cavadini è sì una vecchia conoscenza per la piazza gialloverde, ma come tanti altri è un elemento nuovo del gruppo squadra: “La prima parte di stagione è andata molto bene. Oltre al risultato, questo inizio lo reputo buono dal punto di vista della creazione del gruppo, perché tutto è in continuo cambiamento, visto che non tutti riescono ad essere presenti in ogni istante. Noto che con grandi sacrifici da parte di tutti si riesce a fare un passo verso l’altro anche nei momenti di maggiore necessità. In poco tempo abbiamo messo delle buone basi per riuscire a sopravvivere nei momenti più difficili”. Un legame decisamente non scontato visto quanto è cambiata la squadra e lo staff tecnico rispetto alla passata stagione. “Dato che non c’ero non posso fare un grande paragone. Quello che noto è sempre un grande impegno a 360° da parte del comitato, dello staff e dei giocatori. È importante, perché senza questa volontà e questo ardore si può parlare di obiettivi e di vittorie, ma è difficile superare i momenti più complicati a cui andremo incontro”.
Malgrado l’ancor giovane età, Sebastiano è uno degli elementi del roster che ha giocato a più alti livelli, dato che lo scorso anno ha indossato la maglia dello Swiss Central nella lega cadetta: “La stagione in B mi è servita per riprendere dopo due anni di stop, in cui sono entrato a far parte dell’esercito e sono avanzato fino al grado di tenente. Quello che posso portare da quell’annata è il valore della disciplina, che ho imparato anche nell’esercito. I valori e bisogni individuali vengono dopo rispetto a quelli collettivi della squadra. Non sono mai stato un giocatore interessato a fare grandi prestazioni individuali. È vero, giocare è importante e non farlo è frustrante, ma per me, soprattutto quest’anno, l’obiettivo principale è quello di formare il più possibile i giovani. Sia all’interno della squadra, sia come allenatore, assieme a mia sorella Maddalena, dell’U10. Spero di poter trasmettere la passione per il basket e la voglia di lavorare bene come squadra”.
Un compagno che promuove la compattezza del gruppo. Questo è Sebastiano Cavadini, il quale prossimamente, visti partenze e infortuni, si potrà probabilmente ammirare con più frequenza sul parquet: “Con coach Rota mi trovo molto bene, sono grossomodo contento delle possibilità che mi sono state date. Ancor più nell’ultima partita, devo ringraziare lo staff per la fiducia. Perché sì, la partenza di Simone e i problemi fisici di Michael e Mattia fanno male, poiché avevano assunto un ruolo fondamentale nelle ultime prestazioni, ma dall’altro lato della medaglia è una possibilità per farsi trovare pronti, la squadra ne ha bisogno”.
In casa SAV Vacallo ha poi ritrovato gli affetti familiari, visto che condivide lo spogliatoio con due dei suoi fratelli: “Sono contento che Gianandrea sia tornato in palestra dopo l’infortunio, così come sono orgoglioso di Marcaurelio, il quale fin dalla preparazione sta lavorando molto bene e si sta ritagliando quel posto in squadra che non era scontato avesse. Sono convinto che entrambi potranno togliersi delle belle soddisfazioni. Vederci tutti e tre in campo assieme? Difficile, essendo tre esterni. Per me significa tanto giocare con due dei miei fratelli: prima ho parlato del valore della famiglia e per me è fondamentale per riuscire a rimanere focalizzati verso l’obiettivo comune. Speriamo che questo legame possa dare un apporto positivo alla squadra. I miei fratelli sono anche i miei più grandi amici, sono contento di averne due in squadra”, ha concluso Sebastiano Cavadini.