La SAV Vacallo esce sconfitta di quattro punti dall’andata degli ottavi
Per il terzo anno consecutivo la SAV Vacallo non è riuscita a dettar legge nella gara d’andata degli ottavi di finale. Esattamente come nella passata edizione i gialloverdi hanno concesso quattro punti di vantaggio al Veyrier, il quale si è imposto sul parquet amico per 82-78.
Sarà il viaggio fino al Canton Ginevra, saranno state le assenze di uomini importanti come Andrea Beretta e Sebastiano Cavadini, sarà che a Ovest il livello è decisamente più alto che a Est. Sta di fatto che c’è un denominatore comune nelle ultime tre partite degli ottavi d’andata dei playoff: un primo quarto non all’altezza di quello degli avversari che poi costringe i momò a rincorrere. Momo che però non hanno tardato molto a recuperare lo scarto di otto lunghezze e sia alla pausa lunga che a quella tra terzo e ultimo quarto il risultato era in parità. Nel dieci minuti conclusivi i padroni di casa si sono addirittura spinti sul +9, ma gli uomini di coach Marco Rota sono poi stati bravi a limitare i danni.
Niente è perso, anzi. Il passato insegna. E lo scarto è davvero minimo. Nella sfida di ritorno, in programma domenica 27 alle 15.30 al Palapenz, sarà importante trovare subito il proprio ritmo e imporlo ai ginevrini. Come sta la squadra? In settimana abbiamo parlato con il capitano Patrik Kovac, rientrato proprio sabato scorso dall’infortunio.
Dove è stata persa la partita di sabato? Cosa vi è mancato?
Quello di Veyrier è un campo difficile, più piccolo rispetto alla norma. Quindi le spaziature agli angoli non ci sono, ogni volta che vai in penetrazione tutta la difesa è in area. La partita, però, è stata persa in difesa, nella nostra metà campo non abbiamo giocato bene sia individualmente che collettivamente. Non siamo andati forte a rimbalzo, non c’è stata molta comunicazione e abbiamo commesso tantissime disattenzioni. Inoltre, le assenze di Beretta, che è un elemento del quintetto base, e di Seba, il nostro primo cambio, hanno sicuramente inciso.
Quattro punti non sono comunque un grande scarto da recuperare…
Assolutamente, è praticamente come essere sullo 0-0. E noi giocando in casa abbiamo un vantaggio enorme: saremo davanti al nostro pubblico, sperando che sia numeroso anche più del solito, il campo sarà di proporzioni normali e avremo tutto lo spazio per mettere sul parquet il nostro gioco fatto di transizioni, corsa e tanta energia. Avremo più spazio per le penetrazioni e così sarà più facile creare tiri aperti e magari da dietro l’arco dei tre punti. Sono molto positivo, ma non sarà facile. Loro sono una squadra vera e noi dovremo giocare tutti assieme.
Sei appena rientrato dall’infortunio all’adduttore, come ti senti?
Sono stato fermo un mese e sono tornato un po’ prima del dovuto, grazie ai fisioterapisti e al fatto che sono andato tutti i giorni in palestra. Oltre ai 14 punti fatti, attualmente mi manca un po’ di condizione. Queste due settimane mi aiuteranno a riprendere fiato e il feeling sia con il pallone che a livello fisico.
Hanno giocato: Aron Solcà 17, Patrik Kovac 14, Mattia Barattolo 13, Gioele Plebani 9, Gianandrea Cavadini 2, Jacopo Prato 12, Gianluca Girolimetto 3, Tiago Beltrami 6, Samuele Cereghetti 2.